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Turismo a macchie viola

Turismo a macchie viola

Nella prima lezione del corso abbiamo introdotto le 4 P del Marketing Mix classico: Product, Price, Place e Promotion.

Abbiamo però tralasciato una P, la più importante: la Purple Cow introdotta da Seth Godin come metafora della straordinarietà.

In un presente dove nessuno presta più attenzione alla pubblicità e tutta l’offerta è raggiungibile attraverso poche pagine web, rendersi unici e riconoscibili è fondamentale per non scomparire fra le altre centinaia di strutture alberghiere come una qualsiasi altra mucca marrone in un pascolo.

Ma come si diventa una Purple Cow?

Primo ed essenziale passo è chiedersi cosa la tua struttura alberghiera offre di unico e caratteristico che gli altri non offrono.

Una volta trovata la vostra peculiarità è necessario adattare la comunicazione e il piano di marketing, così da raggiungere la clientela giusta che verrà soddisfatta dalla vostra offerta.

Soddisfare coloro particolarmente interessati alla vostra peculiarità fa sì che essi diventino la vostra migliore pubblicità: il passaparola da parte di amici, parenti e persone ritenute autorevoli, come esperti o influencer, è molto più efficace del bombardamento pubblicitario di tv e media.

Un esempio di Mucca Viola

Il Motel K in provincia di Pavia diventa una mucca viola del settore turistico grazie alle sue Suite a tema curate nei minimi dettagli.

Le stanze sono divise in 4 categorie orientate a target diversi: Junior, Senior, Wellness e Fantasuite, tutte uniche e in grado di offrire un’esperienza che faccia parlare di sé.

Grazie alla sua particolarità il Motel K di Casei Gerola, fondato del 1983, si è trasformato da rifugio delle coppie clandestine ad un hotel a 4 Stelle capace di attirare l’attenzione di clienti, media e alcuni VIP.

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